
Premio Caputo: l'arte partenopea arriva a New York!
Premio Caputo: un viaggio artistico tra farina e memoria
C'è qualcosa di magico nel vedere un'idea diventare un viaggio. Il Premio Caputo, nato per celebrare il centenario di Mulino Caputo, ha saputo fare proprio questo: trasformare una ricorrenza aziendale in un'opportunità reale per giovani artisti. Dopo l'entusiasmante successo della mostra a Napoli, ora ci prepariamo a portare quell'energia a New York, dal 17 al 30 Giugno 2025, presso l'Istituto Italiano di Cultura. Le opere realizzate dai miei colleghi dell'Accademia di Belle Arti di Napoli non sono solo arte contemporanea: sono finestre sul vissuto popolare, sulla cucina di quartiere, sul cuore pulsante di una città viva e generosa. Il Premio Caputo è questo: uno spazio dove le tradizioni si intrecciano con i sogni di chi crea.
L'identità di Napoli prende il volo
Il bello di un progetto come questo è che parte da una città, ma parla al mondo. Il Premio Caputo, grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, diventa ambasciatore culturale. La prima tappa del tour, New York, non è solo una vetrina d'eccellenza: è l'inizio di un dialogo internazionale sull'arte, sul cibo, sulla memoria. Napoli, con i suoi 2500 anni di storia, viene raccontata tramite la mia visione attraverso matite, chine, pennarelli e gel, su carta Fabriano Tiepolo: materiali semplici che danno vita a emozioni complesse. Manifesto affettivo, racconti familiari che risuonano ovunque ci sia qualcuno che ama cucinare, ricordare, condividere.
Premio Caputo: quando l’arte profuma di casa
La mia opera, M.A.R.I.A. - Magici aromi rivivono in arte, fa parte di questo meraviglioso viaggio. È un polittico di 7 tavole, 620mm x 420mm, realizzato con matita, inchiostro, china, penna a gel e pennarelli ad alcol. Ogni tavola è un tuffo nell’anima. Il Premio Caputo mi ha dato la possibilità di raccontare la mia storia attraverso la cucina della mia infanzia. Ho pensato a mia nonna, alle sue mani sempre infarinate, alla carta delle sue ricette ingiallita e unta, all'amore che passava di generazione in generazione con una parola, un gesto, un piatto. Arte e cibo non sono poi così diversi: entrambi evocano, entrambi commuovono. E oggi, questa storia arriva a New York.
Tradizione e innovazione: una cultura da esportare
Siamo spesso abituati a pensare che la cultura sia qualcosa di statico, legato al passato. Il Premio Caputo ci mostra il contrario. Qui, la cultura è movimento, è un ponte tra Napoli e il mondo, tra generazioni diverse, tra arte e responsabilità sociale. Mulino Caputo, con questa iniziativa, dimostra quanto sia potente l'impegno delle aziende quando decidono di investire nella bellezza, nella creatività, nella formazione. La sostenibilità di cui si parla tanto qui diventa reale: è ambientale, certo, ma anche sociale, economica, emotiva. Portare l’arte partenopea a New York significa far capire che Napoli ha tanto da dire. E che il Premio Caputo è una voce autorevole di questo racconto.
Premio Caputo: una tappa, mille direzioni
New York non è un punto d’arrivo, è solo l’inizio. Con il Premio Caputo stiamo costruendo un viaggio che porterà le opere di noi artisti emergenti in giro per il mondo. Ogni tappa sarà un’occasione per celebrare la cultura partenopea in chiave contemporanea, per riscoprire la bellezza del gesto quotidiano, per affermare il valore della memoria affettiva. Personalmente, sono emozionato e grato. Vedere la mia opera, nata tra casa, ricordi e aromi, esposta a New York è un sogno che prende forma. E sono felice di poterlo condividere, grazie al Premio Caputo, con chiunque voglia lasciarsi toccare dall’arte che profuma di pane appena sfornato e amore sincero.
Potete riservare qui il vostro posto per visitare la mostra!